Amministrazione Trasparente

Ai sensi dell’art. 6 del d.lgs. 33/2013

Amministrazione Trasparente

Disposizioni generali

Di seguito il Programma Triennale per la Prevenzione della Corruzione, Trasparenza e l’Integrità (P.T.P.C.T.I.) dell’Ordine Territoriale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati di Pavia riferito al perido 2022-2024

P.T.P.C.T.I. (Formato: PDF – Dimensione: 701 kb)

Sezione in aggiornamento

Sezione non applicabile agli Ordini professionali (rif. D.Lgs. 33/2013 art.34 e art.12 c.1bis).
L’art. 34 del d.lgs. n. 33/2013 prevede di pubblicazione degli atti amministrativi e normativi in questione solamente per le amministrazioni dello Stato.

Sezione in aggiornamento

Organizzazione

Al momento non sono stati erogati provvedimenti sanzionatori.

Sezione in aggiornamento

Consiglio Direttivo dell’Ordine in carica dal 2018 al 2022

Presidente: Per. Ind. FABIO PEZZONI
Segretario: Per. Ind. GIUSEPPE SAVOIA
Tesoriere: Per. Ind. REMO LIBERALI
Consigliere: Per. Ind. PAOLO AFFINI
Consigliere: Per. Ind. DAVIDE CORBELLA
Consigliere: Per. Ind. MARCO DE SANTIS
Consigliere: Per. Ind. ALBERTO LARDINI

Consulenti e collaboratori

  • Consulenza legale – Studio Legale BC C.so Cavour, 23 Pavia
  • Commercialista – PL Commercialisti Via Liutprando, 3 Pavia
  • Consulente privacy – Gianni Nebbiolo
  • Consulente informatico – Axona srls
  • Consulente sito web – Marco Ferrari

Personale

Per «incarichi amministrativi di vertice», secondo la definizione normativa di cui all’articolo 1, comma 2, lett. i), del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, si intendono “gli incarichi di livello apicale nelle pubbliche amministrazioni e negli enti di diritto privato in controllo pubblico, conferiti a soggetti interni o esterni all’amministrazione o all’ente che conferisce l’incarico, che non comportano l’esercizio in via esclusiva delle competenze di amministrazione e gestione”.

La sezione rimanda all’organo di governo dell’Ordine identificabile con il Consiglio Direttivo.

L’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati di Pavia non ha conferito incarichi dirigenziali.

L’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati di Pavia non ha previsto posizioni organizzative.

Il Collegio non si avvale di lavoratori con contratto a tempo indeterminato.

L’Ordine si avvale di lavoratori con contratto a tempo flessibile [ art. 9, comma 28, del decreto legge n. 78/2010].

Non applicabile.

Alla data odierna l’Ordine non ha attivato alcun contratto di lavoro diretto.

Alla data odierna, l’Ordine non ha attivato alcuna contrattazione integrativa.

Bandi e concorsi

Sezione in aggiornamento

Performance

Enti Controllati

L’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati di Pavia non controlla Enti.

Attività e procedimenti

Sezione in aggiornamento

Sezione in aggiornamento

L’obbligo della Formazione continua è ormai legge per tutti coloro che esercitano una professione regolamentata (DPR 137/2012), è l’attività il cui esercizio è consentito solo a seguito di iscrizione in ordini o collegi.

Dal 1/1/2014 tutti gli iscritti all’Albo professionale sono tenuti ad assolvere all’obbligo di aggiornamento permanente.

L’impegno formativo degli iscritti all’Albo dei Periti Industriali prevede l’acquisizione di almeno 120 CFP nell’arco temporale di 5 anni (con un minimo annuo di 12 CFP, di cui 3 in attività formative quali “l’etica, la deontologia, la materia previdenziale e quant’altro costituisce aggiornamento della regolamentazione dell’Ordine” come previsto nel 1° comma dell’art. 8 del Regolamento per la formazione continua).

Il mancato assolvimento degli obblighi di aggiornamento da parte dell’iscritto all’Albo, comporterà la convocazione del soggetto inadempiente per il supporto nella definizione di un programma di recupero formativo della durata di massimo 6 mesi, terminati i quali, a fronte di esito negativo, il Consiglio Territoriale potrà intraprendere azioni disciplinari e sanzionatorie.

Modalità di richiesta di assegnazione dei crediti formativi: La richiesta è a carico dell’iscritto all’Albo (Art.9 comma2 del Regolamento sulla formazione continua). Entro 90 giorni dal termine dell’evento formativo il professionista deve presentare al Collegio a mezzo PEC, Raccomandata o a mano in Segreteria, tutta la documentazione inerente la formazione compilando l’apposito modulo. La documentazione dovrà essere prodotta in originale o in copia conforme e ove concesso autocertificata.

Nuovi iscritti: Per i nuovi iscritti l’obbligo formativo annuale decorre dal 1 gennaio dell’anno successivo a quello d’iscrizione, tale previsione non è applicabile per le reiscrizioni. (Art. 8, comma 4 del Regolamento sulla formazione continua).

Esenzione temporanea: L’impegno formativo può essere interrotto per “esenzione” che può essere concessa per casi particolari (gravidanza, maternità/paternità, grave malattia, intervento chirurgico, per interruzione dell’attività professionale per almeno 4 mesi consecutivi), previa compilazione di apposito modulo e inviato all’Ordine.

Riduzione impegno formativo: Fatta salva l’obbligatorietà della formazione, per coloro che certificano il “non esercizio della professione” viene autorizzata (su richiesta scritta da presentare all’Ordine con apposito modulo), la riduzione dei crediti da conseguire che non può essere comunque inferiore a 8 CFP all’anno (5 CFP corsi/seminari/docenze/… e 3 CFP deontologici).

Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del d.lgs. 97/2016.

Provvedimenti

Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del d.lgs. 97/2016.

Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del d.lgs. 97/2016.

Bandi di gara e contratti

In accordo con quanto previsto dall’Art. 23 del Decreto legislativo n. 33/2013, considerato il Comunicato del Presidente di ANAC del 28/06/2007 in merito ai chiarimenti in ordine alla disciplina applicabile agli Ordini professionali in materia di contratti pubblici, preso atto che nell’adunanza del 28 giugno 2017, il Consiglio dell’Autorità ha ribadito che gli Ordini Professionali hanno natura giuridica di enti pubblici non economici e che, in quanto tali, sono anche in possesso di tutti i requisiti richiesti dalla disciplina di settore per la configurabilità dell’organismo di diritto pubblico, pertanto ricadono nell’ambito di applicazione del d.lgs. n. 50/2016, ai fini dell’affidamento dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.

Considerato che l’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati di Pavia conferisce incarichi per acquisire prestazioni professionali qualificate esclusivamente a: i) esperti di comprovata competenza, ii) con i quali non sussistano situazioni anche potenziali di conflitto di interesse, iii) in cui la prestazione ha un oggetto specifico che corrisponde alle competenze dell’incaricato, iiii) per incarichi qualificati che hanno natura temporanea e che non possono essere svolte da risorse umane interne che hanno un compenso in linea con l’offerta di mercato (vedi sezione Consulenti e Collaboratori), si precisa che all’interno del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza è stata predisposta una specifica sezione che prende in esame attività/rischi connessi e misure di indirizzo.

Nello specifico, per ciò che riguarda le acquisizioni di servizi da parte dell’Ordine, le misure atte a contrastare fenomeni correttivi, in linea con il Codice degli Appalti D.lgs. 50/2016, sono:
• adozione di criteri prestabiliti di selezione di candidati tra soggetti in possesso dei necessari requisiti, definite da organo collegiale,
• trasparenza nella pubblicazione delle procedure di selezione dei candidati (criteri e liste online, procedure di selezione ad evidenza pubblica),
• utilizzo di criteri di trasparenza sugli atti di conferimento degli incarichi, con il divieto di prevedere procedure per l’affidamento di servizi professionali a titolo gratuito,
• rotazione dei soggetti da nominare, in assenza di incarichi ad alto contenuto professionale o di natura fiduciaria,
• inserimento di limiti al subappalto (massimo 10%) con verifica dei requisiti presentati,
• limitazioni delle designazioni dirette da parte del Presidente, se non in casi di estrema urgenza (nel caso con atto motivato e successivamente ratificato da parte del Consiglio), previa verifica di insussistenza di situazioni, anche potenziali, di conflitto di interesse.

Nello specifico, per ciò che riguarda le acquisizioni di beni da parte dell’Ordine, le misure atte a contrastare fenomeni correttivi, in linea con il Codice degli Appalti D.lgs. 50/2016, sono:
• adozione di criteri di necessità, inerenza in linea con le effettive e motivate necessità dell’Ordine,
• se di natura ordinaria, la procedura di valutazione del fornitore prende in esame criteri di convenienze e qualità e trova evidenza nei costi evidenziati nel bilancio preventivo dell’Ente: in tale circostanza la valutazione dei preventivi è effettuata in relazione alle indagini di mercato, ai costi effettuati precedentemente per l’acquisizione delle stesse forniture,
• se di natura straordinaria, il Consiglio Direttivo, valutata la necessità, incarica la segreteria di raccogliere almeno 3 preventivi che poi presenta al Consiglio Direttivo, che ne valuta qualità, rispondenza e in conformità ai principi di “buona amministrazione”, economicità, efficacia e trasparenza, valutati eventuali situazioni di conflitto d’interesse, decide se è opportuno procedere ad un affidamento diretto, o ad una procedura negoziata.

Nella procedura di affidamento diretto, l’Ordine può procedere tramite determina a contrarre, o atto equivalente, che contenga, in modo semplificato, l’oggetto dell’affidamento, l’importo, l’affidatario, le ragioni della scelta dell’affidatario, il possesso da parte sua dei requisiti di carattere generale, nonché il possesso dei requisiti tecnico-professionali, ove richiesti. In questi casi, la scelta dell’affidatario dà conto del possesso da parte dell’operatore economico selezionato dei requisiti richiesti nella determina a contrarre, o nell’atto equivalente, della congruità del prezzo in rapporto alla qualità della prestazione; l’affidamento al contraente uscente ha carattere eccezionale e richiede una motivazione più stringente. Per affidamenti di valore inferiore a €. 2.500,00 Euro, la motivazione può essere particolarmente sintetica. Il contratto è stipulato mediante corrispondenza, secondo l’uso del commercio, consistente in un apposito scambio di mail, anche tramite posta elettronica o pec. La pubblicazione dell’avviso sui risultati della procedura di affidamento non è obbligatoria, ma esiste sempre evidenza nelle voci di costo a bilancio.

La procedura negoziata (per acquisizione di beni o servizi di natura straordinaria) prende avvio con la delibera a contrarre che contiene, almeno, l’indicazione dell’interesse pubblico che si intende soddisfare, le caratteristiche delle opere, dei beni, dei servizi che si intendono acquistare, l’importo massimo stimato dell’affidamento e la relativa copertura contabile, la procedura che si intende seguire con una sintetica indicazione delle ragioni, i criteri per la selezione degli operatori economici e delle offerte nonché le principali condizioni contrattuali. La procedura negoziata si articola in tre fasi: a) selezione degli operatori da invitare; b) confronto competitivo; c) stipulazione del contratto.

Per tutte le acquisizioni di beni e servizi sopra soglia, l’Ordine si impegna a seguire le procedure indicate nel Codice degli Appalti e a pubblicarle nella presente sezione.

Sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici

L’Ordine non eroga contributi e vantaggi economici.

Non applicabile.

Non applicabile.

Bilanci

Bilancio consuntivo 2022 (Formato: PDF – Dimensione: 339 kb)
Bilancio preventivo 2023 (Formato: PDF – Dimensione: 191 kb)

L’Ordine non adotta la specificazione di nuovi obiettivi e/o indicatori, l’integrazione delle risultanze osservate in termini di raggiungimento dei risultati attesi e le motivazioni degli eventuali scostamenti con atto dedicato, pertanto, eventuali specificazioni sono aggregate al rendiconto delle sezione di bilancio di previsione o consuntivo. Si rimanda pertanto a tali sezioni.

Beni immobili e gestione patrimonio

Il Collegio dei Periti non possiede alcun immobile di proprietà.

I costi di locazione relativi alla sede del Collegio sono pubblicati nell’apposita sezione del bilancio.

Controlli e rilievi sull’aministrazione

Nella sezione sono pubblicati gli atti degli organismi indipendenti di valutazione (OIV), procedendo all’indicazione in forma anonima dei dati personali eventualmente presenti, oltre alle eventuali relazioni degli organi di revisione amministrativa e contabile al bilancio.

Sezione in aggiornamento.

Pagamenti dell’amministrazione

L’Ordine si impegna per rispettare le scadenze contrattuali, concordate con i fornitori.
• Pagamenti 30gg data fattura => 100%
• Pagamenti 60gg data fattura => 100%

I dati pubblicati sono presenti nell’IPA, l’Indice delle Pubbliche Amministrazioni, che è l’archivio ufficiale degli Enti pubblici e dei Gestori di pubblici servizi. È realizzato e gestito dall’Agenzia per l’Italia digitale. Contiene informazioni dettagliate sugli Enti, sulle strutture organizzative, sulle competenze dei singoli uffici e sui servizi offerti.

Denominazione Ente: Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati di Pavia
Codice Univoco: UFQS5M
Regione ufficio: Lombardia

Altri contenuti – Prevenzione corruzione

In riferimento alla natura del Collegio quale Ente pubblico non economico, all’ambito soggettivo di applicazione del d. lgs. 231/2001 e considerato che non necessariamente il modello, ivi previsto, sia applicabile, ai fini della vigilanza e degli adempimenti normativi, in adozione della Determinazione PNA 831 del 03/08/16 è stato adottato un modello per la mappatura dei processi a rischio e un monitoraggio costante da parte del Consiglio Direttivo.

Con l’obiettivo di alimentare la partecipazione degli iscritti, il Collegio mantiene costantemente aggiornata la sezione dell’Amministrazione Trasparente secondo le indicazioni e le cadenze indicate dalla normativa vigente, avendo cura in particolare di dare evidenza tempestiva ai procedimenti relativi:
• alla formazione professionale continua;
• al rilascio di pareri di congruità, in seguito all’abrogazione delle tariffe professionali;
• all’indicazione di professionisti secondo principi di terzietà, imparzialità e concorrenza.

Il RPC svolge una specifica attività di vigilanza in relazione a possibili eventi corruttivi e a partire dal 2018 è stata attivata la procedura di accesso civico.

*** Sezione in aggiornamento ***

Altri contenuti – Accesso civico

Il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza dell’Ente è Nome Cognome.

l’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Pavia, in ottemperanza alla normativa vigente (Art. 5, D.Lgs. 33/2013), ha attivato la procedura di accesso civico.

Tale procedura consente a chiunque di richiedere documenti, dati o informazioni che le amministrazioni hanno l’obbligo di pubblicare (art.5, c. 1). Per inviare una richiesta di accesso civico semplice, relativamente a documenti, dati o informazioni detenuti dal Collegio, è disponibile il modulo online cliccando qui.

Gli indirizzi di posta elettronica cui inoltrare la richiesta di accesso civico sono i seguenti:

ordinedipavia@pec.cnpi.it

info@ordineperitiindustrialidipavia.it

*** Sezione in aggiornamento ***

Servizi erogati

I servizi erogati dall’Ordine non possano qualificarsi come servizi pubblici soggetti all’adozione della carta dei servizi e degli altri adempimenti correlati, con riferimento a quanto indicato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con la direttiva del 27 gennaio 1994.

Non applicabile.